Trompe l’œil: l’arte che ti prende… in giro! Hai mai camminato per strada, gettato un’occhiata a un muro e pensato: “Aspetta un attimo, ma quella finestra… non è vera!”? Complimenti, sei stato vittima (consenziente) di uno dei trucchi più affascinanti dell’arte visiva: il trompe l’œil. Letteralmente “inganna l’occhio” in francese (e già qui ci sentiamo un po’ Parigi, un po’ Hogwarts), il trompe l’œil è una tecnica pittorica che gioca con la prospettiva e l’illusione ottica per far sembrare reale ciò che, in realtà, è solo dipinto. È come se l’artista dicesse: “Fidati di me”… e poi ti fregasse, ma con eleganza e maestria.
Dove nasce questo incantesimo? Non è roba nuova: già gli antichi Greci e Romani si divertivano a confondere i loro ospiti con pareti che sembravano spalancarsi su giardini incantati o colonne che non sostenevano nulla. Ma il vero boom arriva nel Rinascimento, quando la prospettiva diventa una specie di superpotere artistico. Da lì in poi, è tutto un susseguirsi di cupole che sfondano i cieli (ciao, Andrea Pozzo), finestre aperte su paesaggi mozzafiato e pareti che diventano teatro di illusioni.
Ma oggi, il trompe l’œil è ancora di moda? Altroché! Anzi, è tornato più cool che mai. Lo trovi nei murales urbani che trasformano palazzi grigi in favole verticali, nelle decorazioni d’interni che allargano gli spazi e, ovviamente, nelle creazioni digitali più all’avanguardia. Perché diciamocelo: in un mondo saturo di immagini e schermi, sorprendere davvero lo sguardo di qualcuno è diventata un’arte rara. E chi la sa padroneggiare ha in mano una magia moderna.
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Hai già in mente dove vorresti un trompe l’œil a casa tua o nel tuo locale?